Briatore e il ruolo della Donna
Nel corso dell’incontro organizzato a Milano dal “Corriere della Sera”, dal titolo “Il tempo delle donne”, Flavio Briatore ha espresso la sua idea di parità di genere.
Sollecitato sul lavoro femminile, Briatore ha risposto: “È giusto che la donna lavori. Anche perché una donna che non lavora ha solo motivo di romperti i maroni dal mattino alla sera”. L’imprenditore ha poi proseguito: “Una donna che lavora matura maggiore sicurezza. Io vivo a Montecarlo e vi assicuro che ci sono donne tutto il giorno a fare shopping. Ma se dopo 10 borse, compri l’undicesima, non è che ti piace di più. Rispetto per una donna che lavora o cura i figli, perché non ha questi problemi”.
Alla domanda: “Ti è mai capitato di avere una compagna che guadagnasse più di te?”, Briatore ha risposto: “No. Ma neanche vicino. Perché poi lì è un casino. Ho avuto rapporti con gente famosa che guadagnava. Ma ero sempre io che guidavo la macchina. Loro erano sul sedile vicino. Perché se fai guidare la macchina a loro, ti devi abituare a fare il numero due. Io finché posso faccio il numero uno”.
Si tratta di una posizione chiara che può essere interpretata in vari modi.
Certamente qualcuno troverà modo di avvallare ed altri di contestare le sue parole.
Di certo traspare l’immagine di un imprenditore abituato ad essere un leader, e che a questo atteggiamento fa soggiacere ogni altra considerazione.
Questa sua linea caratteriale supera infatti ogni altro aspetto. Pur confermando il riconoscimento alla donna di un proprio ruolo.
Una donna che, secondo quanto sembra affiorare dalle dichiarazioni di Briatore, e per quanto lo riguarda, siede affianco all’uomo, ma non assume la guida del “vapore”.
È innegabile però che il ruolo femminile sia stato delineato soprattutto su esigenze che vedono il “maschio” protagonista. La donna lavori per non “rompere i maroni” e se ne stia sul “sedile affianco”, non sono certo espressioni che faranno piacere alle femministe.